Conosciamo tutti l’importanza della figura materna per un bambino.
Ma esiste anche il papà. Che importanza ha la figura paterna?
Durante la gravidanza e dopo la nascita
Nell’uomo, durante la gravidanza della compagna, compaiono spesso una serie di manifestazioni psicosomatiche (disturbi che interessano la schiena, la pancia): manifestazioni che vanno riconosciute, utilizzate per una presa di coscienza del fatto che la nascita di un figlio investe anche la vita psichica del padre, che anche l’uomo si sta preparando alla nascita.
Per il neonato avere un padre che si è preparato alla nascita vuol dire trovare un’altra persona, oltre la madre, attenta ai suoi bisogni, pronta a un rapporto corporeo con lui, che ha elaborato e riconosciuto le proprie debolezze e le esigenze dell’altro.
L’approccio al corpo del neonato può essere per il padre fonte di emozioni positive: la scoperta del rapporto con un’altra persona. I gesti e le posizioni nell’accudire un neonato, nel nutrirlo, i modi di sostenerlo, non sono da intendersi come modalità geneticamente femminili: di fatto si evidenziano come atteggiamenti specificamente femminili perché da sempre praticati quasi esclusivamente dalle donne.
L’uomo che accudisce e cura “fisicamente” il figlio neonato si “neonatizza”, si adatta cioè al neonato. Nella relazione non c’è mai una sola direzione comunicativa, entrambi i soggetti relazionanti guidano, modificano e determinano le modalità della relazione stessa.
Il padre ha un ruolo importantissimo, fondamentale nel nutrimento del bambino. Ad allattare è la mamma, è vero, ma il padre può fare la differenza quando si tratta di assicurare al proprio bambino la migliore alimentazione possibile. E questa, sì, può essere una grande soddisfazione.
Laddove c’è un allattamento ben avviato che procede serenamente, la maggior parte delle volte c’è un papà presente, partecipe e coinvolto che ha saputo offrire il suo sostegno alla compagna.
La consapevolezza di aver collaborato con la neomamma per assicurare il miglior inizio possibile al proprio bambino, per un papà vale sicuramente più di mille biberon offerti in prima persona. Favorire l’allattamento è anche un dono d’amore verso la propria compagna, poiché allattando si riduce il rischio di sviluppare il cancro al seno e alle ovaie.
Un neopapà ben informato, che ricorda alla sua compagna di possedere tutte le carte in regola per nutrire al meglio il proprio bambino, che la rassicura nei momenti di sconforto, che la incoraggia dicendole che supereranno ogni ostacolo insieme, può letteralmente “salvare” l’allattamento.
Se la mamma sa di non essere sola, e che il neopapà crede in lei, se eventuali difficoltà con le poppate non sono un suo problema ma una faccenda di famiglia, la stanchezza e i dubbi diventano subito meno pesanti. Viceversa, si è visto che le critiche del papà possono essere determinanti per un’interruzione precoce delle poppate, perché si possono anche fare orecchie da mercante quando a parlare sono parenti e amici, ma la voce del proprio compagno ha tutt’altro peso per la donna.
Prendersi cura di un bebè non significa solo nutrirlo. Il bambino ha bisogno di contatto, di sentirsi protetto, di sguardi e di voce, e le braccia forti del papà sono perfette per soddisfare queste esigenze. Il papà può tranquillizzare un bambino inquieto, farlo ridere, raccontargli storie e intonare canzoni buffe, e un giorno, quando il piccolo sarà cresciuto un po’, potrà incoraggiarlo a muovere i primi passi alla scoperta del mondo. Ogni padre può coltivare il suo specialissimo rapporto con il proprio bambino, e questo legame sarà un dono prezioso per entrambi.
Tomatis (1991) ha dimostrato che la voce della madre accompagna e determina lo sviluppo neuro-motorio del bambino, e lo predispone all’acquisizione del linguaggio.
Aucher in numerosi studi ha rilevato che le voci di entrambi i genitori hanno la funzione di migliorare lo sviluppo neuromotorio e sensoriale del feto: la voce paterna stimolerebbe maggiormente la crescita delle parti inferiori del corpo (ginocchia e gambe), mentre quella della madre stimolerebbe la crescita del busto, delle braccia e del cervello.